La lettera che contraddistingue i vari tipi di interruttori differenziali, fa riferimento alla forma d’onda della corrente di guasto che si può stabilire verso terra. Nella seguente tabella sono presenti i quattro tipi di interruttori differenziali esistenti:
La norma impone l’uso del differenziale di tipo A (nei circuiti monofase), o di tipo B (nei circuiti trifase), nei seguenti casi:
In tutti gli altri casi, dobbiamo valutare se possono esserci possibili correnti unidirezionali verso terra. In assenza di tali correnti, il differenziale di tipo A o B è facoltativo, ma può essere utile per aumentare la sicurezza dell’impianto.
Il differenziale di tipo F è utilizzato invece per la protezione degli inverter che alimentano i motori.
IMPORTANTE: In caso di incertezza, riguardo alla corrente di guasto che può essere scaricata verso terra da un’apparecchiatura in caso di guasto, è sempre meglio chiedere il parere del costruttore dell’apparecchiatura da alimentare!
Si ricorda che il differenziale di tipo S (selettivo) non è un differenziale sensibile a correnti d’onda particolari: è un differenziale ritardato, utile per migliorare la selettività dell’impianto.
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